Honsell intervenga attraverso la Polizia locale per fare rispettare la sentenza e per sanzionare chi ha commesso l’abuso.
Finalmente sulla questione il Consiglio di Stato, ha fatto chiarezza. Dopo la sentenza del TAR FVG che aveva respinto il ricorso della società Udinese Calcio, confermando che quelle scritte non potevano essere ritenute “insegne di esercizio”, bensì “pubblicitarie”, la sentenza del 23 marzo scorso e depositata il 09 maggio non lascia dubbi interpretativi, adesso si spera di aver messo la parola fine al contenzioso. Su tutta la faccenda esprimiamo piena soddisfazione. Da parte nostra non avevamo avuto mai dubbi, né sul piano tecnico-amministrativo né sul piano normativo. Della questione c’è ne eravamo accorti per primi, l’imponente scritta sulle due curve, di notevole impatto visivo aveva sin da subito destato sospetti. Eravamo a conoscenza che non c’era stata nessuna autorizzazione preventiva e siamo intervenuti immediatamente chiedendo delucidazioni all’amministrazione comunale. Tutto risale al 23 gennaio dello scorso anno, e prima che il Servizio di Edilizia Privata di palazzo d’Aronco si pronunciasse sulla vicenda, avevamo documentato e denunciato le scritte abusive alla Polizia locale e con un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione. In ogni sede abbiamo sempre sostenuto che quelle scritte non erano conformi al Codice della Strada e al Regolamento Edilizio di Udine. Con la sentenza del Consiglio di Stato, possiamo ritenere che questa è una vittoria doppiamente qualificante sia sul piano politico sia su quello prettamente amministrativo. Ci stupisce la dichiarazione del sindaco Honsell, come se fosse un suo risultato ottenuto dalla sua solerzia nell’intervenire. La verità e che solo dopo i nostri interventi sia in Consiglio comunale sia sulla stampa, e la denuncia, gli uffici di palazzo d’Aronco, hanno preso atto diffidando l’Udinese Calcio. Honsell né politicamente né amministrativamente si è fatto sentire, anzi ha sempre cercato di stigmatizzare qualunque fatto legato al cambio di denominazione e alla comparsa delle scritte. Adesso quelle insegne vanno rimosse, siamo convinti anche che si possa ritenere un danno erariale nei confronti del Comune, in quanto non è stata mai pagata la tassa di pubblicità. Honsell si attivi immediatamente anche su questo fronte, altrimenti invieremo tutti gli atti a nostra disposizione alla Corte dei Conti, affinché anche sul piano amministrativo i giudici contabili facciano chiarezza per sanare e sanzionare indebita installazione delle insegne Dacia Arena con annesso logo della nota casa automobilistica.