324 mila euro il costo per i cittadini. Poteva essere arginato e ridotto molto tempo prima
Finalmente sul problema abbandono dei rifiuti, l’amministrazione comunale si è resa conto che era ora di intervenire e mettere fine a questo scempio ambientale e di denaro nei confronti dei cittadini di Udine. È dal 2012 che denunciavamo il fenomeno dei pendolari dei rifiuti, comprese le discariche abusive e gli ingombranti abbandonati ai lati dei cassonetti. Le segnalazioni sono sempre arrivate dai residenti, la maggior parte in periferia di Cussignacco/Paparotti, a San Gottardo/Villaggio Resistenza, Laipacco e le zone di via Cormor, dove da anni erano costretti ad assistere a scene indecorose da parte di sconosciuti che caricano i sacchi immondizia e qual si voglia, nei pressi dei cassonetti della Net . Lo stesso appello rivolto all’amministrazione comunale, era stato fatto qualche mese fa. Mettere fine a quest’andazzo, un giro di vite e un intervento determinato, altrimenti con il rischio che la città si trasformi in una discarica a cielo aperto, erano reali. Dopo essersi resi conto che nel giro di un anno e mezzo il costo della raccolta è stato di 324 mila euro, 2 euro a cittadino udinese, ecco che dopo aver ignorato per anni il problema, fortunatamente l’assessore Enrico Pizza e la Net, hanno capito che era il caso di fare un qualcosa. Nonostante ciò, rimane il fatto che il Comune abbia impiegato oltre tre anni per rendersi conto che la questione andava affrontata per tempo. Non a caso il dato che il fenomeno era già conosciuto nel 2013 con 200 abbandoni avvalora la nostra tesi. Fummo noi i primi a iniziare a parlare di un notevole incremento del turismo dei rifiuti e l’abbandono da parte di persone non residenti in città. Scoprire oggi, considerando le stime che danno la crescita dei rifiuti abbandonati tra i 600/700 a fine anno 2015 e, cioè circa +71% rispetto al 2013, il che avvalora la nostra tesi che per anni palazzo d’Aronco ha dormito sonni tranquilli, poiché bisogna intervenire già molto tempo prima per eliminare questo malcostume, un surplus di rifiuti e un costo in più per i cittadini di Udine.