Uno spaccato di una Udine dove sono evidenti il degrado e il totale abbandono delle periferie. Siamo nella zona Est, un quartiere tra i più popolati della città. Da Laipacco a San Gottardo con più di 15 mila residenti, è il cuore pulsante di Udine. Le immagini parlano da sole. Da via Montecassino fino a via Prasingel. Vie che sono tutte da riscoprire. Abbandonate al degrado e all’incuria, senza mai un disegno né di mobilità sostenibile né ambientale, poiché lungo il suo tragitto costeggia il parco del Torre. Risalendo, si può notare il villaggio Resistenza, asfalto dimenticato da anni e una fermata dell’autobus, nonché capolinea del 4, ridotta al terzo mondo. Stessa cosa in via Divisione Garibaldi Osoppo. Tre sedie messe lì dai residenti, per alleviare la fatica e stanchezza in attesa che arrivi l’autobus. E ancora ci imbattiamo in via Adige, via Natisone, quest’ultima nel tratto finale è buio e senza illuminazione. Ma anche via Brigata Re. Una zona dove l’amministrazione comunale di sinistra spesso si è riempita la bocca facendo credere negli anni che avrebbe fatto qualcosa. Invece, il nulla. Adesso in campagna elettorale il Pd e tutto il suo codazzo di liste civiche, chissà cosa prometterà. Ecco, non bisogna cadere nella loro trappola d’inefficienza e di pressappochismo amministrativo. Con 7 milioni di euro di avanzo di bilancio, che diviso per i 5 anni che hanno governato, sono la bellezza di 1 milione e 160 mila euro. Potevano e dovevano fare qualcosa, invece ripeto, nulla. Adesso scopriamo che mettono mano e iniziano ad asfaltare un tratto di via Cividale. Anche qui, tanto per buttare i soldi. Un tanto per far vedere che sono in campagna elettore. Si perché, se è vero come dicono tutta, via Cividale prossimamente sarà un cantiere, da San Gottardo fino a piazzale Oberdan. Allora che senso ha adesso e solo ora asfaltare a tratti, per poi magari accorgersi che l’asfalto potrebbe essere rovinato dai mezzi pesanti e ruspe? Purtroppo, questa è la sinistra udinese. Periferie e quartieri abbandonati a loro destino. Noi desideriamo ripartire proprio da dove la gente abita e dove ci sono innumerevoli micro realtà imprenditoriali, che hanno bisogno di servizi e di un vero decentramento amministrativo per far rivivere i locali e gli uffici delle Circoscrizioni. Dimenticavo, date un’occhiata anche al parcheggio Venerio, in centro a Udine. Ma è mai possibile? È così da anni, e intanto i cittadini pagano a caro prezzo i parcheggi in città. Addirittura, neanche ai disabili è permesso parcheggiare.
Il 29 Aprile, è giunta l’ora di cambiare.