Udine è divenuta la città per eccellenza dei divieti e delle multe, al solo scopo di fare cassa, un modo come l’altro per dare un significato all’Uti Friuli Centrale. La confusione amministrativa della compagine di centrosinistra che ha regnato in questi anni, da il suo massimo sfogo nell’istituzione dei varchi elettronici per accedere alla Ztl. Ancora oggi il pressappochismo amministrativo della sinistra continua a produrre danni. Ormai l’abitudine che ha portato alla consuetudine si è trasformata in peggio e, cioè, nel non saper individuare all’origine le soluzioni per ovviare a un caos che sistematicamente in ogni cosa si ripresenta. Tralasciando l’opportunità e l’accanimento politico di un continuo pensiero a voler blindare a tutti i costi il centro storico, non capiamo i motivi pratici per cui le attività commerciali e in particolare la farmacia di piazza libertà, debba prendersi in carico le mancanze di un sistema di controllo che così com’è stato pensato, fa acqua da tutte le parti e nello stesso tempo produce disagi a chi offre un servizio alla comunità e multe salate a chi, invece, ha il diritto di essere assistito. È vero che gli operatori del settore, compilando un modulo per conto dell’assistito, pur quest’ultimo non avendo il permesso di transito nella ztl, è scagionato e non prende la multa. Il vero problema è che il controllo e la giustificazione non possono essere né demandati né rilasciati dal personale che nulla hanno a che fare con il sistema di controllo e sorveglianza del territorio. Questa è una questione che fino adesso non ha trovato nessuna risposta, anzi ha creato dubbi e lamentele. L’altro vero problema sta nel fatto che, da quando sono state istituite le Uti, e Udine fa parte dell’Uti Friuli Centrale, la Polizia locale è transitata in organico a questo ente. L’Uti, non solo sottrae personale della polizia locale al Comune di Udine, ma tarda da più di un anno a concludere il famoso concorso di sei agenti, bloccato per vizi di forma riscontrati durante le fasi del concorso. Una polizia locale sotto organico da anni, e Udine una città con circa 100.000 abitanti non può derubricare e quasi annullare il controllo del territorio, grazie a un problema creato dal sistema di revisione dell’apparato degli Enti locali introdotto con le Uti. Tutta realtà. Basta girare per le strade della città e accorgersi che il territorio non ha più il controllo di una volta. Uno dei motivi perché riteniamo che le funzioni e l’organico del Corpo della Polizia locale debba tornare a essere diretto e controllato da palazzo d’Aronco.