Il tema della sicurezza a Udine deve avere un’attenzione prioritaria da parte dell’Amministrazione comunale per evitare che continui lo stravolgimento della convivenza civile in città e in particolare nella zona della stazione. Il sindaco Honsell fa solo demagogia e si accorge dei problemi solo quando questi hanno superato e assunto un grado di criticità cui occorre per forza intervenire. Non abbiamo dubbi, il riferimento alla convocazione della commissione dell’ordine pubblico arriva quando si ormai superato ogni limite. Considerato che da anni ormai il quartiere è messo a dura prova tra prostituzione, furti, criminalità, droga e in senso generale la questione profughi, la commissione è poca cosa, serve un osservatorio permanente per la sicurezza, con la partecipazione delle Istituzione e di tutte le forze dell’ordine. C’è poi da rilevare che sulla questione in Consiglio comunale abbiamo presentano un numero considerevole di mozioni e interpellanze affinché fosse affrontata in modo definitivo. Honsell e la sua maggioranza le hanno sistematicamente bocciate, un atteggiamento di pressappochismo e di chiusura su un tema ritenuto prioritario dai cittadini. Non solo. Palazzo d’Aronco può fare parecchio. In virtù della riorganizzazione della Polizia locale abbiamo sempre chiesto più agenti in strada a favore della sicurezza che è senz’altro un ottimo strumento deterrente. Ma nulla. L’amministrazione comunale si accontenta di assistere e mantenere il degrado nella zona invece di prendere provvedimenti. Noi riteniamo che sempre meglio il contatto con i cittadini, il solo fatto di veder girare nelle strade uomini e donne in uniforme senza dare punti di riferimento, anziché avere agenti dietro le scrivanie. Dopo gli ultimi casi scoppiati in Borgo stazione, occorre un cambio di marcia. Siamo convinti che la presenza sette giorni su sette di una pattuglia appiedata di vigili nel quartiere contribuisca ad aumentare la sicurezza e al controllo del territorio. Collegato al problema della sicurezza, c’è la questione dell’accoglienza dei profughi. L’alternativa secondo noi non è fra accoglienza o respingimento, ma fra organizzazione e disorganizzazione. Il Sindaco Honsell ha finora seguito la via della disorganizzazione, ignorando l’allarme che il centrodestra cittadino aveva lanciato oltre due anni fa, pensando che si potesse affrontare al meglio l’emergenza profughi, invece all’intera compagine della sinistra la situazione gli è scappata di mano, e adesso i risultati sono visibili in città