Il consiglio comunale vota “sì” al mantenimento del nome originale. Nella seduta del 7 marzo, l’aula ha approvato la mozione dell’opposizione per salvaguardare la denominazione storica al posto di “Dacia Arena”. Presenti alla discussione anche i tifosi bianconeri. Soddisfazione per l’approvazione della mozione in consiglio comunale che riguardava il corretto uso della denominazione a Stadio Friuli. Il consiglio comunale, con questo atto formale riconferma il principio e la votazione della delibera n. 85 del 2011 per il conferimento del diritto di superficie e per la gestione e ristrutturazione dell’impianto sportivo, che imponeva l’uso esclusivamente della denominazione a Stadio Friuli. Il Sindaco e la Giunta con l’approvazione della mozione dovranno invitare formalmente la Società Udinese Calcio S.p.A, all’utilizzo del nome “Stadio Friuli” nei documenti ufficiali e nella toponomastica cittadina, per l’identificazione dell’impianto sportivo di piazzale Argentina così denominato, all’utilizzo del nome “Stadio Friuli” nei comunicati stampa a tutti gli organi d’informazione nazionali ed esteri. Altresì il Consiglio comunale di Udine con il voto, impegna il Sindaco e la Giunta, a dissociarsi formalmente con quanto è avvenuto di recente, dichiarandosi formalmente estraneo ai fatti e oltretutto di non aver mai autorizzato la Società Udinese Calcio S.p.A all’utilizzo della dominazione “Stadio Dacia Arena”, poiché risulta non corretta e non ufficialmente riconosciuta. Abbiamo vinto una battaglia, finalmente si è fatta chiarezza su tutta la questione. Dopo una lunga discussione in aula, abbiamo raggiunto una mediazione con parte della maggioranza e la mozione leggermente modificata ha ottenuto 21 voti favorevoli. Spicca il voto contrario di Honsell e del capogruppo Paviotti. Il sindaco pur votando contrario, adesso non può più tirarsi indietro. Le telefonate non bastano più. Con questa mozione Honsell ha ricevuto un mandato chiaro e puntuale dal consiglio comunale, invitare formalmente Udinese calcio a utilizzare il nome originale, sul web della società, sui biglietti e nella comunicazione ufficiale con tutti gli organi d’informazione nazionali ed esteri. Resta aperta la questione esposto presentato al magistrato Raffaele Cantone, presidente dell’Anticorruzione. Quando riceveremo notizie sulle decisioni che assumerà, potremo finalmente ritenere chiusa la vicenda e di aver agito in nome della verità in rispetto della normativa che fino a prova contraria ci ha dato sempre ragione.