Forza Italia denuncia l’insostenibile pressione fiscale sulla casa e in genere sugli immobili attuata dall’amministrazione comunale di Udine. La denuncia è accompagnata dall’affissione di manifesti (che inizierà lunedì 18 maggio) in tutta la città. L’allarme lanciato da Forza Italia è giustificato dalla crescita del prelievo negli ultimi anni e dalla previsione di nuovi rilevanti aumenti con la prossima introduzione della local tax e con la riforma del catasto. Questo è un allarme giustificato anche dai numeri. Abbiamo messo a confronto, andando a spulciare nei rendiconti di gestione degli esercizi finanziari 2012, 2013 e 2014, e il risultato è sorprendente. Leggendo i rendiconti consuntivi dei bilanci, abbiamo notato che le entrate tributarie del comune di Udine nell’anno 2014 sono pari a 52.461.620 milioni di euro, mentre la tassazione totale sugli immobili è di 47.402.315 milioni di euro. Il che significa che sulle entrate tributarie le tasse sugli immobili pesano per il 90,4% circa 476 euro per abitante. La tassazione sugli immobili nel 2014 rispetto al 2012 ha avuto un + 10.221.845 milioni di euro, ciò significa un + 26,95% che pari a un + 101 euro per abitante. Invece rispetto al 2013 ha un + 5.147.318 milioni di euro che tradotto significa un + 13% pari, a + 52 euro per abitanti. Su tema della casa Forza Italia aveva proposto l’abbattimento delle aliquote Tasi all’1 per mille, che quantomeno avrebbe riportato la tassazione ai livelli del 2013, quando fu introdotta la tassazione sui servizi indivisibili che aveva come calcolo dallo 0,30 allo 0,40 euro per metro quadro. Purtroppo quell’emendamento fu bocciato dalla maggioranza. Non solo, come proposta sempre per cercare di ridurre l’impatto della tassazione sulla casa, qualche mese presentammo una mozione per far a predisporre una serie di studi con dati aggregati per valutare l’applicazione di detrazioni nelle famiglie con figli fino a 26 anni e almeno un anziano di età superiore ai 75 anni. Da allora sono passati oltre sette mesi non abbiamo nessun riscontro. Per questo, abbiamo depositato un’interpellanza urgente (question time) per conoscere a che punto stanno i rilevamenti da parte degli uffici dell’anagrafe e i risultati di dette simulazioni al fine di valutare l’impatto nell’applicazione delle detrazioni per l’anno 2015. Siamo convinti che lo smodato prelievo fiscale sugli immobili, dal quale il Comune ricava quasi l’intero gettito dei suoi introiti fiscali, danneggia sia i singoli cittadini sia l’intera città. E’ inutile, infatti, concordare sull’opportunità di ridurre la pressione fiscale sui contribuenti, quando poi anche il Comune continua a “fare cassa” nel modo più rapido e sicuro colpendo la proprietà immobiliare. E’ pure inutile annunciare a ripetizione programmi per il rilancio di Udine, quando gli assi portanti della sua economia – il mercato immobiliare e le attività commerciali, artigianali e terziarie – continuano a essere danneggiate. Questa campagna è per dire a Honsell basta tasse sulla casa e per sensibilizzare l’opinione pubblica poiché l’abnorme prelievo fiscale sugli immobili ostacola la parziale ripresa del mercato immobiliare, aumenta la svalutazione delle case e soprattutto in certe zone della città, toglie prospettive di crescita all’economia terziaria per la quale gli immobili costituiscono strumento di lavoro.